Il sito di Pani Loriga ha una storia plurimillenaria con evidenze archeologiche che spaziano da epoche prenuragiche, nuragiche, fenicie e puniche fino al periodo romano e bizantino. Questo complesso archeologico è di grande importanza per comprendere la storia degli insediamenti antichi nella regione del Sulcis. Le indagini, condotte annualmente dal Ministero dei Beni Culturali (Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna) e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (prima ISMA, Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico, e poi ISPC, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale), contribuiscono significativamente a questa conoscenza.
Il sito si estende su circa 14 ettari, coperti da ulivi secolari e macchia mediterranea, testimoniando ben seimila anni di storia. Questa storia va dalla necropoli neolitica con le domus de janas al nuraghe Diana che domina la sommità del pianoro. Oltre 150 sepolture fenicie sono state indagate, insieme a fasi puniche che includono una necropoli ipogeica e l’architettura urbana ben conservata. Quest’ultima rivela la struttura urbana di una città che dominava il territorio dal suo interno fino al mare, mantenendo le sue strutture in condizioni eccezionali senza sovrapposizioni edilizie.
Il sito offre servizi volti a migliorare la conoscenza e favorire la fruizione pubblica. Questo include attività che trasformano l’area archeologica in un luogo di cultura attiva, dove i visitatori possono esplorare una zona unica e preziosa, gli studenti possono apprendere e i residenti possono rafforzare il loro senso di identità.